CLICCA

Archivio delle notizie di graffignananew.it

ARTICOLO TRATTO  DA "IL CITTADINO" DEL 18/12/2010 -  Monsignor Merisi: «I Grest non si potrebbero fare senza di voi»

 

L’incontro del Vescovo con i ragazzi di seconda e terza media e delle prime classi delle superiori di Borghetto e Graffignana
Adolescenti, protagonisti nella Chiesa
Monsignor Merisi: «I Grest non si potrebbero fare senza di voi»
 

 

Graffignana «Ci sono realtà che possono essere fatte solo con il vostro aiuto, come i Grest e i Campi scuola», spiega il Vescovo di Lodi agli adolescenti di Graffignana e Borghetto che ha incontrato mercoledì sera in oratorio. Sono i ragazzi di seconda e terza media e delle prime classi delle superiori, accompagnati dai loro catechisti e dai parroci don Davide Daccò e don Fiorenzo Spoldi, con il seminarista di Borghetto Simone Ben Zahra, che seguono il loro cammino catechistico anche settimanalmente. «È importante soprattutto il servizio che si traduce nel mettersi a disposizione in oratorio. Quando cresci si impara a donare. Io dei miei catechisti e dei miei preti non mi ricordo le catechesi, ma quello che vivevano», ha testimoniato don Spoldi, mentre don Daccò ha sottolineato: «Dio ci ama, così il Vescovo, i genitori, e anche il don che c’è nella tua parrocchia. Come gli altri educatori all’oratorio, vuole aiutarvi a crescere». I catechisti hanno invece sottolineato come si stiano impegnando per cercare di formare un gruppo con i ragazzi, non solo per mettere insieme le idee o fare qualcosa, perché in oratorio ci si trova per quello che si è. «Siamo cristiani in quanto tali, non perché si fanno delle cose». Il Vescovo ha invece aiutato a riflettere i ragazzi sul particolare momento della loro vita, nel quale scatta un cambiamento: dopo la Cresima i ragazzi che accettano di fare un cammino scelgono ciascuno per sé, ma dentro un gruppo, la comunità. «Facciamo in modo che la vita di comunità sia percepita come una cosa positiva. Solo se c’è un’amicizia, una compagnia, uno stare insieme volentieri, allora si possono poi invitare anche gli altri», ha detto monsignor Merisi. «Come quel giovane che nel Vangelo chiede a Gesù cosa deve fare per avere la vita eterna, in realtà è una domanda su come essere felici. Noi dobbiamo essere convinti che il Signore ci vuole bene e ci chiede di vivere la nostra libertà nello scegliere il bene». Ha concluso il Vescovo: «Non è necessario essere il primo della classe, ma sapere che si sta facendo il proprio dovere. Sapendo che quello che si impara nella vita cristiana diventa poi testimonianza per tutti«.Raffaella Bianchi

 

 

CLICCA